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Google Chrome è buono o cattivo?

Posted by Adriano Trento su settembre 9, 2008

Oggi il browser di Google compie una settimana ed ha fatto parlare già tantissimo di se!
Ecco il sito ufficiale dal quale potete scaricare il browser più discusso del momento:
www.google.com/chrome

Per chi non lo conoscesse ancora ecco come il corriere dava la notizia della sua uscita una settimana fa:

Il software open source disponibile in oltre 100 paesi

Arriva Chrome, il browser targato Google

Il colosso di Mountain View pronto a sfidare Internet Explorer e Firefox

SAN FRANCISCO – Arriva il browser di Google: il colosso di Mountain View presenta infatti Chrome. La conferma è arrivata dopo la diffusione di un fumetto (guarda) che spiega, abbastanza nel dettaglio, come sarà il software che sfiderà Internet Explorer e Firefox. Nel giro di poche ore, la stessa Google ha confermato la notizia. «Lanceremo la versione beta di Chrome in oltre 100 Paesi – si legge nel blog ufficiale di Google – Crediamo che questo possa aiutare l’innovazione sul web. Tutti noi passiamo molto del nostro tempo dentro un browser. Facciamo ricerche, chattiamo, spediamo e-mail, facciamo acquisti, leggiamo notizie, ci teniamo in contatto con gli amici. Ma ci siamo resi conto che il web si è decisamente evoluto, passando da semplici pagine di testo ad applicazioni sempre più interattive che necessitano un ripensamento completo del concetto di browser».

CARATTERISTICHE – Ma come sarà Chrome? Quelli di Google promettono una più rapida e veloce navigazione su Internet, grazie al ‘doppio v8’, un nuovo strumento di lettura dei codici JavaScript. Il browser sarebbe inoltre “open source”, ovvero modificabile dalla comunità di sviluppatori. Le informazioni fornite da Chrome saranno organizzate in schede e ogni programma web avrà la propria finestra di lancio. Con il sistema ‘incognito’, i navigatori avranno a disposizione una finestra personale in cui sarà bloccato l’accesso da parte di esterni a tutto ciò che è registrato, incluso l’elenco dei siti preferiti dall’utente. Insomma, sarà possibile navigare senza lasciare tracce.

RIVALI – La scelta di prendere parte alla battaglia dei browser appare rischiosa per Google, che si mette in competizione diretta con Microsoft e il suo Internet Explorer. Sebbene da lungo tempo circolassero indiscrezioni su un possibile browser targato Google, la società fino ad ora aveva preferito concentrarsi sulle applicazioni Web, cercando di competere con Microsoft solo in modo indiretto.
02 settembre 2008
[fonte: corriere della sera]

Dopo solo un giorno usciva questo articolo che riportava già qualche problema di sicurezza:

“PROVA SU STRADA” DEL BROWSER DELLA Società di mountain view

Google Chrome, spunta il primo «bug»

Esperto israeliano trova una vulnerabilità non corretta
E molti blogger sollevano dubbi sulla privacy

Dopo un primo test Google Chrome svela rapidamente i suoi pregi e i suoi difetti. Sembra in effetti veloce, sia ad avviarsi che ad aprire le pagine web (qui un test su Cnet.com ma ne arriveranno molti in questi giorni). Interfaccia sobria, forse pure troppo (diverse opzioni un po’ ostiche da trovare). L’importazione di preferiti, cronologia e password da Explorer e/o Firefox funziona bene ma per ora manca totalmente un tool apposito per riorganizzare rapidamente i bookmark.
Per chi è abituato a utilizzare la Google Toolbar fa strano ritrovarsi senza, ma la Omnibox è di uso facile e pratico. Per altro Chrome importa qualunque motore di ricerca da altri browser e con le opzioni si può optare per un search engine alternativo a Google. La gestione delle schede in processi differenti è comoda: un crash di un video di YouTube si è risolto con la chiusura della sola “tab” e non di tutto il browser (che però è rimasto “congelato” per quasi un minuto). La “Start page” con il mosaico a 9 schermatine è pratica, ma quella di Opera configurabile dall’utente resta più flessibile. Chi usa Firefox poi ovviamente sentirà la mancanza delle estensioni. Utile il task manager interno al browser, per vedere l’occupazione di memoria delle singole “Tab”. Consumo di ram per altro non modesto, anche superiore a Firefox che già di suo è un discreto mangiamemoria. Nel complesso i punti migliorabili sono molti, ma c’è da considerare che si tratta di una prima beta e seguiranno aggiunte e integrazioni.

BUG E PRIVACY – Un tappo quelli di Google dovranno metterlo quanto sul versante della sicurezza: è già spuntato il primo bug, scoperto da un ricercatore israeliano esperto di web security, Aviv Raff, che sfrutta una vecchia vulnerabilità di WebKit (il “cuore” di Chrome, condiviso con Safari di Apple e che la Mela aveva già corretto). Ma le perplessità dei più sono state sollevate sulla privacy. Leggendo i termini del servizio fornito, balza agli occhi il diritto che Google si riserva di «installare automaticamente aggiornamenti di correzione o potenziamento del browser come bug fix, funzioni avanzate, nuovi moduli software e versioni completamente nuove» senza alcun controllo da parte dell’utente. Soprattutto (ed era prevedibile) è previsto l’utilizzo da parte di Google dei tracciati di navigazione dell’utente per fini pubblicitari. Su questo punto però c’è chi tranquillizza, citando il fatto che il browser è completamente open source e che chiunque (con il necessario know-how, va da sé) può analizzare il codice e vedere se Chrome è solo un software più o meno ben fatto, oppure è un passo sulla costruzione del Grande Fratello Globale.

Paolo Ottolina
03 settembre 2008
(ultima modifica: 04 settembre 2008)
[fonte: corriere della sera]

Un altro articolo che ha già fatto il giro del mondo afferma che Chrome sia addirittura pericoloso:

Google Chrome è pericoloso

Non piace all’ EFF (Eletronic Frontier Fondation) l‘Associazione che difende la libertà ed i diritti civili nel mondo digitale. Molti navigatori della blogosfera, pensano, ed a ragione, che il browser diventi un alimentatore utilizzato da Google per acquisire sempre meglio e di più informazioni private. La stessa nuova funzione che serve all’autocompletamento durante la digitazione delle parole desiderate, nota come Google Suggest genera un consistente scambio di informazioni tra il computer e i server di Google , fornendo informazioni anche su ricerche e indirizzi che non sono stati neppure confermati con la pressione del tasto invio: persino gli errori di digitazione potrebbero diventare un dato statistico.
Google Chrome non piace nemmeno agli esperti dell’ufficio federale tedesco per la sicurezza dell’informazione che sottolineano il rischio di utilizzare il navigatore: un’azienda per la sicurezza informatica (di cui non si fa il nome) avrebbe infatti trovato un “buco” attraverso cui, da lontano, si può entrare in un altro computer: ciò è quanto pubblicato su Berliner Zeitung.
Tutto ciò è stato confermato da un ricercatore israeliano, Aviv Raff , esperto di sicurezza sul web. Molte, quindi, sono le perplessità manifestate sulla privacy: leggendo i termini del servizio fornito, si nota che Google si riserva ” il diritto di installare automaticamente aggiornamenti di correzione o potenziamento del browser come bug fix, funzioni avanzate, nuovi moduli software e versioni completamente nuove ” senza alcun controllo da parte dell’utente.
Nonostante quanto sopra, l’accoglienza dei navigatori per Chrome pare sia stata notevole. In poche ore dall’inizio delle procedure di download, i primi dati sulla penetrazione del browser nel mercato lo danno già stabilmente attorno l’1 per cento dei navigatori del web mondiale.
Super Google? Meglio aspettare e fare molta attenzione!
[Fonte: wikio]

Ma alla Google sembra che non stiano con le mani in mano, infatti si sono messi subito al lavoro per risolvere i problemi più gravi come cita questo articolo:

Google Chrome, nuova beta

Roma – Sono trascorse poche ore dalla notizia del primo bug di una certa portata rilevato da una azienda vietnamita nel codice del nuovo browser Google Chrome, e a Mountain View a quanto sembra non sono rimasti con le mani in mano. È ora infatti disponibile una nuova release del software, lanciato appena una settimana fa, che dovrebbe mettere una pezza ai problemi più comuni rilevati in questi giorni dai navigatori.
La nuova build, contrassegnata dal release number 149.29, secondo quanto riferito da Google stessa, risolve 3 diverse questioni. Innanzi tutto il crash del browser in presenza di un simbolo % all’interno di una URL. In secondo luogo un fastidioso problema con il codice JavaScript del social network Facebook. Infine, non meglio precisate “vulnerabilità di sicurezza confermate”. Le istruzioni per procedere all’update sono state riassunte da BigG in una pagina del sito dedicato a Chrome.
Sebbene l’aggiornamento dovrebbe essere stato proposto in automatico a tutti gli utilizzatori del browser, TheInquirer puntualizza di aver incontrato qualche problema con l’automatismo. Un problema già noto a Google stessa, che nei sistemi Vista può essere causato dalla disattivazione del servizio UAC (User Account Control). La webzine britannica, tuttavia, fa sapere di avere soltanto computer con Windows XP aggiornato al SP2 nei propri uffici.
Nel caso si vada incontro ad un inconveniente simile a quello descritto, l’aggiornamento della propria copia di Chrome può essere verificato semplicemente accedendo al menù contrassegnato nell’interfaccia da una chiave inglese, e cliccare sulla voce Informazioni su Google Chrome. La versione rilasciata in queste ore è la 0.2.149.29, mentre la precedente era contrassegnata dal numero 0.2.149.27. (L.A.)
PI – Brevi
di Luca Annunziata
lunedì 08 settembre 2008
[Fonte – punto-informatico]

Come risponde Firefox all’uscita di Chrome?

Mozilla Firefox si confronta con Google Chrome

di Michele Nasi (08/09/2008)

Mozilla promette un deciso incremento delle performance nella gestione di codice Javascript con il rilascio di Firefox 3.1. Secondo Brendan Eich, CTO di Mozilla e creatore del linguaggio di scripting Javascript, il nuovo motore TraceMonkey che debutterà nella prossima versione del browser opensource, sarebbe il 28% più veloce rispetto all’interprete integrato in Google Chrome e denominato “V8”.
Il codice Javascript, com’è noto, è un codice che viene interpretato (non è compilato) da parte di un apposito componente del browser che lo esegue riga per riga.

Eich ha spiegato di avere lanciato il benchmark SunSpider sia sulla più recente versione di anteprima di Firefox 3.1, sia su Google Chrome. “Chi ha annunciato la nostra morte ha davvero esagerato”, ha osservato Eich continuando: “siamo assolutamente in partita”, riferendosi a Mozilla. A poche ore dal rilascio della beta di Google Chrome in molti avevano infatti pubblicato dati circa l’assoluta supremazia del browser del colosso di Mountain View, anche sull’attuale Firefox 3.0.1.

Pur riconoscendo l’ottima fattura di V8, l’interprete Javascript di Google Chrome, il CTO di Mozilla ha voluto puntualizzare come, secondo lui, TraceMonkey abbia un potenziale enorme rispetto al componente integrato nel browser della società fondata da Larry Page e Sergey Brin. “E abbiamo lavorato su TraceMonkey, ad oggi, soltanto da tre mesi”. Google aveva precedentemente dichiarato che lo sviluppo di V8 aveva richiesto approssimativamente due anni di lavoro.
“Abbiamo quindi ottimi margini di miglioramento”, ha dichiarato Eich dettagliando in questa pagina i risultati dei suoi test.

I benchmark per i browser web non sono fine a sé stessi. Le performance di un browser web, soprattutto per quello che concerne il motore Javascript, hanno un’importanza sempre più fondamentale: grazie alla nascita di browser più performanti, gli sviluppatori possono creare applicazioni web in grado di rivaleggiare sempre più con i software desktop, sia in termini di velocità che in termini di completezza.

Eich, comunque, non si nasconde dietro un dito e non manca di fare comunque i complimenti al team di Google per il valido lavoro svolto. E’ probabile, insomma, che Mozilla tragga ispirazione da alcune idee implementate in Google Chrome per migliorare ulteriormente i propri prodotti. In testa alla lista di Eich c’è l’utilizzo di un processo separato per la gestione di ogni singola scheda (“tab”) del browser: un approccio che consente di ridurre i crash al minimo evitando, soprattutto, che vadano ad impattare sull’intero software di navigazione per il web.

Settimana scorsa Mozilla aveva anche reso disponibile, a beneficio di sviluppatori e tester, una versione “alpha” di anteprima di Firefox 3.1. Tra le novità c’è proprio il nuovo motore Javascript TraceMonkey (che però risulta disabilitato per impostazione predefinita), il supporto per un nuovo tag video, la possibilità di effettuare drag and drop di tab tra finestre diverse ed una migliore integrazione con l’interfaccia utente di Windows Vista. La beta 1 di Firefox 3.1 dovrebbe vedere la luce nel corso di Ottobre.

[Fonte – Il software.it]

Anche il logo di Chrome sta facendo parlare molto di se, infatti sembra molto molto simile a quello di ThinkFree Office 3, ecco il video:

Forse una settimana non è sufficiente per giudicare un prodotto, ma ad ogni modo sembra un prodotto molto semplice da usare, ma comunque offre molte interessanti opzioni, molto stabile e veloce, poi essendo della casa Google di cui siamo ormai “schiavi” (ricerche,  maps, gmail, you tube, foto, blog, ecc), la navigazione e gestione delle risorse risulta più semplice.

Di seguito trovate il video ufficiale della Google che annuncia l’uscita di Chrome:

Ecco un video interessante della Google che spiega brevemente come usare il loro browser:

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