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Russia – Dmitrij Anatol’evič Medvedev è il nuovo presidente

Posted by Adriano Trento su marzo 3, 2008


Russia – Dmitrij Anatol’evič Medvedev è il nuovo presidente

Si sono concluse da poche ore le elezioni presidenziali in Russia. Difficile compito di proseguire il lavoro di Vladimir Vladimirovič Putin [ Владимир Владимирович Путин ] spetta a Dmitrij Anatol’evič Medvedev [ Дмитрий Анатольевич Медведев ] amico e fedele collaboratore di Putin da 17 anni. Putin non ha nessuna intenzione ad abbandonare la politica e rimarrà al potere in qualità di premier. Il risultato delle elezioni era scontato dato che è stato Putin stesso a proporlo alla carica di presidente. Così adesso Russia ha a capo il più giovane presidente mai avuto, infatti Medvedev è nato il 14 settembre del 1965. Laureato a 22 anni in giurisprudenza all’università di Leningrado poi ne diverrà docente.

Ecco la sua biografia come compare su wikipedia:

Medvedev si laurea presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Leningrado nel 1987 (insieme a Ilja Eliseev, Anton Ivanov, Nikolaj Vinničenko and Konstantin Čujčenko) e nel 1990 consegue un dottorato in Diritto Privato dalla stessa Università. Nel 1990 lavora all’Agenzia Municipale Sovietica per il petrolio di Leningrado. Tra il 1991 e il 1999 è docente nell’Università in cui si è laureato, ora denominata Università Statale di San Pietroburgo. Dal 1991 al 1996 è stato fra gli esperti del Comitato per le relazioni esterne dell’ufficio del sindaco di San Pietroburgo, comitato presieduto da Vladimir Putin.

Nel Novembre del 1993, Medvedev gestisce l’ufficio legale della Ilim Pulp, una società di con sede a San Pietroburgo. Nel 1998, è eletto membro del Consiglio di amministrazione della cartiera Bratskij LPK. Lavora per la Ilim Pulp fino al 1999.

Carriera politica

Nel novembre del 1999 diventa uno dei tanti amministratori di San Pietroburgo portati ai vertici dello Stato da Vladimir Putin. A dicembre dello stesso anno diventa capo delegato dello staff presidenziale. Dmitrij Medvedev diventa uno dei politici più vicini al Presidente Putin durante le elezioni del 2000, quando è posto a capo del quartier generale della campagna elettorale. Dal 2000 al 2001 è presidente del cda di Gazprom, nel quale siede anche fra il 2001 e il 2002, nel giugno di quell’anno ritorna presidente fino al 2003. nell’ottobre 2003 sostituisce Aleksander Vološin divenendo capo dello staff presidenziale. Nel novembre 2005 è nominato da Putin Primo Ministro, presidente del Consiglio per lo sviluppo dei progetti prioritari nazionali e presidente del Presidio del Consiglio. Dmitrij Medvedev è considerato un moderato liberale e pragmatico, abile amministratore e fedele di Putin.

Ecco come annuncia poche ore fa la notizia ANSA:
[
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_17890256.html]

RUSSIA, MEDVEDEV VINCE LE PRESIDENZIALI
di Beatrice Ottaviano

MOSCA – E’ filato liscio come nelle più rosee previsioni del Cremlino il passaggio del testimone fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo successore designato Dmitri Medvedev: il ‘delfino’ ha ottenuto una vittoria al primo turno con il 70,1% dei voti secondo un exit poll del centro demoscopico Vtsiom, uno dei più quotati del paese. Se quella percentuale verrà confermata dallo spoglio, avrà quasi raggiunto il mentore, che nel 2004 era stato riconfermato con un trionfale 71,3%. Alta anche la partecipazione al voto, che la commissione elettorale prevede intorno al 67%, contro il 64,4% delle presidenziali di quattro anni fa. Ma l’opposizione solleva forti dubbi su quella e altre cifre, fioccano le denunce di brogli e si annunciano ricorsi. Al di là dell’effettiva affluenza (in alcune zone come la Cecenia troppo alta per essere verosimile), la percentuale di consensi attribuiti a Medvedev appare credibile, dato il relativo peso politico dei soli rivali ammessi.

Il comunista Ghennadi Ziuganov, secondo lo stesso exit poll, se l’é cavata con un onorevole 16,8%, un miglioramento rispetto al’11,57% ottenuto dal suo partito nelle legislative del 2 dicembre; l’eccentrico populista Vladimir Zhirinovski si è attestato sull’11,4%; lo sconosciuto massone Andrei Bogdanov ha visto punita la sua velleità (sponsorizzata peraltro dal Cremlino, secondo le malelingue, per dare al voto una mano in più di pluralismo) con un mero 1,7%. Zhirinovski ha annunciato ricorso, chiarendo però che non si attende molto dai giudici; lo stesso ha fatto Ziuganov, sostenendo che il dato reale dei suoi consensi è “almeno del 30%” e che il suo partito ha raccolto un dossier su 200 casi di irregolarità.

Bogdanov invece ha incassato il flop con grazia, definendo “corretto” il voto. Quanto all’opposizione democratica, non è stata messa in condizione di produrre neanche una candidatura: all’ex campione mondiale di scacchi Garry Kasparov è stato in pratica impedito di creare un suo gruppo di iniziativa; l’ex premier liberale Mikhail Kasianov si è visto respingere come false le firme a suo sostegno; il leader dell’Unione delle forze di destra Boris Nemtsov ha rinunciato invitando al boicottaggio dopo che il candidato da lui indicato, lo scrittore dissidente Vladimir Bukovski, era stato bocciato dalla Corte costituzionale per un problema di doppio passaporto. Kasparov oggi è stato bloccato da una ventina di agenti mentre tentava di raggiungere la Piazza Rossa con in mano una busta di plastica su cui era scritto “non partecipo a questa farsa”.

Medvedev, che al momento del voto aveva spiegato l’evidente buonumore col fatto di “sentire la primavera nell’aria”, potrà iniziare in maggio, dopo i tre mesi previsti per il passaggio delle consegne, la sua stagione di numero uno del Cremlino. Con Putin come premier: il successo del neo-presidente è dovuto essenzialmente al ticket creato col predecessore, che ha accettato di guidare il nuovo governo. Se Vladimir manterrà la parola – c’é chi pensa che l’annuncio sia stato solo un espediente per blindare il successo del ‘delfino’ -si assisterà nei prossimi mesi a una delicata coreografia fra i due sodali. L’attuale presidente, stando al tam-tam dei corridoi del Cremlino, avrebbe già detto che non terrà foto del suo pupillo appese sopra la scrivania. Il carattere schivo di Medvedev e il suo tradizionale rapporto gerarchico col mentore spingono alcuni giornali russi a parlare di una presidenza tarpata e di un premierato più potente dei precedenti. Ma il ‘delfino’ , forse stanco di passare per una marionetta, forse seguendo un copione concordato, ha recentemente citato la costituzione per affermare che “la Russia può essere governata solo da un potere presidenziale forte” e che “non ci possono essere due o cinque centri di potere. A capo del paese sta il presidente, e ce n’é uno solo”.

Forte del suo 70,1% di voti, in futuro il più giovane presidente della storia russa potrebbe far valere la carta costituzionale, in caso di divergenze col mentore. E’ un’ipotesi che al momento appare remota: l’intesa fra i due sembra quasi telepatica – oggi Putin ha fatto un commento molto simile a quello del ‘delfino’ sull’arrivo della bella stagione, al momento del voto – e il progetto che li guida è lo stesso. Oggi battezzato ‘piano Putin’, domani forse ‘piano Medvedev’, punta a portare la Russia ai massimi fasti economici e diplomatici entro il 2020, ammorbidendo i divari sociali e investendo in infrastrutture, ‘know how’ e anche arsenali di deterrenza. Il trionfo di Medvedev viene celebrato stasera da preveggenti organizzatori davanti alla Piazza rossa, con un concerto della musica più amata dal candidato del Cremlino, il rock. Quanto a Putin, interprete di un finora inedito passaggio di consegne a sé stesso, avrà l’onore di essere il primo ex presidente russo a impadronirsi della Casa bianca. Non quella americana, beninteso: così i moscoviti hanno ribattezzato l’imponente, candido edificio sulle rive del fiume Moscova che ospita il governo russo.

LINK:

Sito ufficiale di Dmitrij Anatol’evič Medvedev – medvedev-da.ru
Sito ufficiale di Vladimir Vladimirovič Putin – www.v-v-putin.ru
Sito ufficiale del governo russo – www.government.ru

VIDEO:




Video della festa in Piazza Rossa dopo la vittoria di Medvedev

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